Oriana Fallaci: profetizzava “Eurabia”

  • Ciò che tutti dovrebbero sapere, riguarda il proprio futuro, il futuro dei propri figli e quindi il futuro di questo Paese e di questo Continente che il Politically Correct chiama ancora Europa, è che di fatto è diventa Eurabia.
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Ciò che pochi sanno e che invece tutti dovrebbero sapere, riguarda il proprio futuro, il futuro dei propri figli e quindi il futuro di questo Paese e di questo Continente che il Politically Correct chiama ancora Europa, è che di fatto è diventa Eurabia.

Non viene dato più spazio all’immaginazione, al detto non detto, ora si scrive e si parla apertamente, senza arrossire di vergogna sulla volontà di unire le due sponde del Mediterraneo, creare un continente eurabico e una razza meticciata.

Il problema è che davanti a noi non abbiamo il Canada, l’Australia o la Norvegia, abbiamo l’Africa, il Magreb, i Paesi arabi, e il problema non è la razza o il colore della pelle. il PROBLEMA è che questa gente è INCOMPATIBILE con la cultura occidentale dove il modo di vivere è una cosa e la religione è un altra. Mentre la loro “cultura-non-cultura” è teocratica, “religiosa”, vivono solo per la “religione” La “religione” è il loro modo di vivere. E per la “religione” sono pronti a morire.

Dagli anni ’70 viene perseguito un progetto che si sta concretizzando: “Eurabia”.

Un progetto convenuto tra i Paesi europei e quelli della Lega Araba, al fine di unire le due sponde del Mediterraneo, creare un continente eurabico e una razza meticciata. Ci siamo arrivati, e ci siamo arrivati attraverso il cavallo di Troja dell’immigrazione e della nostra “democrazia politicamente corretta”.

A questo proposito vorrei ricordare le “profezie” di Oriana Fallaci su questo incommensurabile problema dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente:

 

(…) “Di sicuro vi sono molte cose che vorrei cambiare. Cioè non mantenere, non conservare. Una è l’uso e l’abuso della libertà non vista come Libertà ma come licenza, capriccio, vizio. Egoismo, arroganza, irresponsabilità. Un’altra è l’uso e l’abuso della democrazia non vista come il matrimonio giuridico dell’Uguaglianza e della Libertà ma come rozzo e demagogico egualitarismo, insensato diniego del merito, tirannia della maggioranza”.

(…) “in America, oggi, il rischio della dittatura non viene dal potere esecutivo: viene dal potere giudiziario. E nel resto dell’Occidente, lo stesso. Pensi all’Italia, dove, come ha capito la Sinistra che se ne serve senza pudore, lo strapotere dei magistrati ha raggiunto vette inaccettabili. Impuniti ed impunibili, sono i magistrati che oggi comandano. Manipolando la Legge con interpretazioni di parte cioè dettate dalla loro militanza politica e dalle loro antipatie personali, approfittandosi della loro immeritata autorità e quindi comportandosi da padroni”

(…)“L’Europa è diventata Eurabia, una colonia dell’islam nella quale l’invasione islamica non procede soltanto in senso fisico ma penetra anche nelle menti e nella cultura. Il servilismo nei confronti degli invasori ha avvelenato la democrazia, con ovvie conseguenze per la libertà di pensiero e per lo stesso concetto di libertà”.

(…) “tre punti considero cruciali: Punto numero uno…l’immigrazione, il Cavallo di Troia che ha penetrato l’Occidente e trasformato l’Europa in ciò che chiamo Eurabia. 
Punto numero due. Non credo nella fandonia del cosiddetto pluriculturalismo. E ancor meno credo nella falsità chiamata Integrazione. Gli immigrati mussulmani materializzano così bene l’avvertimento che nel 1974 ci rivolse all’ONU il loro leader algerino Boumedienne. «Presto irromperemo nell’emisfero Nord. E non vi irromperemo da amici, no. Vi irromperemo per conquistarvi. E vi conquisteremo popolando i vostri territori coi nostri figli. Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria. 
Punto numero tre. Soprattutto non credo alla frode dell’Islam Moderato.  E continuerò a ripetere: «Sveglia, Occidente, sveglia! Ci hanno dichiarato la guerra, siamo in guerra! E alla guerra bisogna combattere»”. 

(…) “l’Occidente è malato. Malato del cancro morale e intellettuale di cui parlo nella mia Trilogia. E sa qual è il particolare più miserevole? È che ad alimentare quel cancro sono proprio coloro i quali si definiscono progressisti, illuminati, liberali, uomini e donne di sinistra”. Dal Pacifico all’ Atlantico, dall’Atlantico al Mediterraneo, dal Mediterraneo al Mar Artico, l’Occidente è malato di una malattia che nemmeno miliardi di cellule staminali potrebbero guarire: il cancro morale, intellettuale e morale […] Proprio a causa di quel cancro non comprendiamo più il significato della parola Morale, non sappiamo più separare la moralità dall’immoralità o dall’amoralità”.

(…)“Eurabia dove parlare di pietà e di speranza non va più di moda, dove le radici cristiane non sono più rivendicate nemmeno da una presunta Costituzione”

(…)“Non si può sopravvivere se non si conosce il passato. Noi sappiamo perché le altre civiltà sono scomparse: per eccesso di benessere e ricchezza e per mancanza di moralità e spiritualità… Nel momento stesso in cui rinunci ai tuoi principi e ai tuoi valori… in cui deridi questi principi e questi valori, tu sei morto, la tua cultura è morta e la tua civiltà è morta”peranza non va più di moda, dove le radici cristiane non sono più rivendicate nemmeno da una presunta Costituzione”.

(…) “sono crollati e crollano tutti i popoli che dimenticano di avere un’anima. Ci stiamo suicidando, cari miei. Ci stiamo uccidendo col cancro morale, con la mancanza di moralità, con l’assenza di spiritualità. Ecco perché l’Europa è diventata Eurabia e l’America rischia di diventarlo. Ed ecco perché, segnati in fronte dal marchio di cui parlo ne «L’Apocalisse», il marchio della schiavitù e della vergogna, molti occidentali finiranno inginocchiati sul tappetino a pregare cinque volte al giorno il nuovo padrone cioè Allah”

 

Articolo già pubblicato da ImolaOggi.it

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